I CORNETTI DI TACCHINO

Questa ricetta è una delle tante che ho trovato nel libro di ricette della nonna di Mauro.
Vi avevo parlato di lei già del post di pane, farina di ceci e tanto amore e questa è un'altra ricetta che mi ero appuntata.
La storia che vi racconto non è la mia ma di suo nipote ma vi farà capire che non è mai troppo tardi.
La ricetta datata maggio 1982 è stata creata per la moglie di Mauro che a quei tempi era incinta e aveva voglia di besciamella.
Mi raccontava che durante questa gravidanza lei adorava la besciamella da morire e che poi puf più nulla, da amore a odio profondo.
La nonna Felicina così all'età di 80 anni si era inventata questo spuntino per quando andavano a trovarla.
Pensare che una donna di 80 anni si mettesse ancora li a inventare, spianare e cucinare beh la dice lunga e dovrebbe essere un esempio per molte 20enni che sono stanche con nulla.
La ricetta originale era con la pasta per la pizza.
Io l'ho modernizzata con la pasta sfoglia.
Come carne da inserire lei preferiva mettere o il pollo arrosto avanzato oppure in coniglio. Io avevo il tacchino arrosto che mi era avanzato e devo dire che è venuto bene.
Non ne ho fatti molti perchè vi giuro sono pesanti ma se volete alleggerirli potete tranquillamente sostituire la besciamella alla ricotta!!!
Non è una ricetta leggera, anzi è una bomba calorica ma ricodiamoci che siamo negli anni 80 dove burro panna e caloria galoppavano!!!



 Ingredienti:

Sovracoscia di tacchino arrosto avanzata
200 ml di latte
20 g di farina
20 g di burro
noce moscata
sale
1 rotolo di pasta sfoglia

Preparare la besciamella facendo imbiondire la farina nel burro in una casseruola sul fuoco e aggiungendo il latte mentre con la frusta mescolate energicamente per non creare grumi. 
Unite sale e noce moscata e fate freddare.
Prendete la sovracoscia e spolpatela ben bene tagliandone la polpa a cubetti.
Stendete il rotolo e dividetelo in 6 triangoli.
Nella parte più grande del triangolo mettete un cucchiaio di besciamella e una dadolata di tacchino e poi chiudete a cornetto.
Infornateli a 180° fino a che non saranno dorati.
Servire freddi.

Con questa ricetta partecipo al contest di Research and Kitchen


Commenti

  1. Proverò sicuramente questa ricetta, grazie per averla condivisa. Ciao Eleonora

    RispondiElimina
  2. Ciao, saranno come dici tu pesanti, ma am me ispirano davvero tanto! Golosissimi!

    RispondiElimina
  3. Weiiiii ma che bontà *.* Mi segno sempre ogni tua ricetta *.*

    RispondiElimina
  4. mmaamma mia li mangerei tutti e subito!!! buon W.and simmy

    RispondiElimina
  5. cioa, è davvero una bella idea, complimenti

    RispondiElimina
  6. La nonna di Mauro è un MITO! Super la ricetta e spero di arrivare a quell'età con la stessa voglia di cucinare e sperimentare :D

    RispondiElimina
  7. Uahu!!! Che colpaccio hai fatto di nuovo Elena! Una bella ricetta, certamente calorica. Ma lo sappiamo tutti che UNA delle cose più buone della vita fanno ingrassare... stendiamo un velo pietoso e una volta tanto leviamoci qualche sfizio, come si deve! Spero proprio che una volta o l'altra rifarai una delle mie ricette e parteciperai al nostro giochino. Un abbraccio grande.

    RispondiElimina
  8. Sfiziosi questi cornetti..ottimo riciclo!
    baci e buon weekend!

    RispondiElimina
  9. devono essere proprio buoni questi cornetti, però volevo sapere una cosa: ma la carne si mette cruda nei cornetti? grazie cara e buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. no Vanna la carne è l'avanzo della carne fatta arrosto!!!

      Elimina
  10. La nona di Mauro ci insegna che la passione per la cucina non ha età e che buona ricetta ci ha lasciato!!! Ottima anche la tua variante. Buona domenica.

    RispondiElimina
  11. è anche un modo per mangiare il tacchino in modo diverso un idea piacevole, a me la besciamella mi piace molto

    RispondiElimina
  12. Ciao bellissimo il blog , sono diventata tua follower se ti va di passare da me sei la benvenuta :)

    RispondiElimina
  13. è carino da parte tua aver rifatto una ricetta della nonna, e poi è un modo diverso e piacevole di usare il tacchino, carne a volte un pò troppo neutra.
    ciaooooooo

    RispondiElimina
  14. Quanto mi piace la storia dietro questa deliziosa ricetta. Brava Elena e buon pomeriggo

    RispondiElimina
  15. Hai ragione...negli anni 80 il burro abbondava sulle tavole e forse nessuno soffriva di colesterolo alto, chissà perchè.

    bellissima anche la storia che racconta questa ricetta e come è nata. sei sempre fortissima cara!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie mille!!! mi ricorderò sempre quanti tortellini alla panna e prosciutto ho mangiato ... ti giuro la panna la odio sia dolce che in maniera salata ... mi sa che ho avuto un'overdose

      Elimina

Posta un commento

Grazie per essere venuto a trovarmi, lascia un tuo commento